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giovedì 2 settembre 2021

Qualche conclusione

 E’ passato oramai qualche giorno dalla conclusione delle attività di recupero delle attrezzature dal fondo dell’abisso di Trebiciano. Gli amici francesi sono ritornati a casa sani e salvi (dopo 10 ore di viaggio) e, finalmente, c’è un po’ di calma per poter trarre qualche conclusione sul Timavo System Exploration 2021.

Ci sono delle cose che sono andate benissimo, ma anche alcune inaspettate difficoltà, e poi c’è sempre lui, in fiume, il Timavo sotterraneo. Bisogna fare questa precisazione perché il Timavo non svela facilmente i suo segreti e ci sono delle condizione con cui bisogna comunque confrontarsi. Per prima cosa c’è la complicazione di portare i materiali a 330 m di profondità: ce l’abbiamo sempre fatta, ma queste attività implicano la presenza di molti uomini e un’organizzazione perfetta che riesca a far fronte sia alle esigenze previste che a quelle inaspettate. E poi c’è l’ostacolo della visibilità. Nel Timavo, nella migliore delle situazioni, si può arrivare a qualche metro: si tratta di momenti brevi e quasi imprevedibili. Nella media, invece, la visibilità cala a un solo metro, per scendere in certi periodi dell’anno a poche decine di centimetri. Le esplorazioni di agosto si sono svolte in quest’ultima condizione…

Ma torniamo alle cose positive e a quelle negative. Partendo da quest’ultime, nel 2021 possiamo annoverare la rottura di tutte le sagole (anche quelle in acciaio) dovuta sia alla violenza dell’acqua durante le piene, sia alla sospensione delle esplorazioni negli ultimi due anni. Si sono quindi persi giorni preziosi per ricostruire il percorso che era già stato raggiunto nelle precedenti immersioni. Possiamo poi ricordare l’avaria a un sistema rebrither (guasto che non si è riusciti a risolvere) e i problemi di salute a uno speleosub di punta, che ha dovuto fermarsi.

Fra le cose belle possiamo elencare, invece, un tratto nuovo di 40 m esplorato per la prima volta al temine del sifone d’entrata e una partecipazione record di amici alle operazioni di trasporto materiali. Tutti gli altri anni si è faticato notevolmente per riuscire a tenere il ritmo dei pesanti sacchi da calare e da recuperare. Quest’anno, con più materiale da trasportare rispetto al passato, ci sono stati giorni in cui le persone disponibili erano in numero maggiore rispetto ai carichi da movimentare.

Il Timavo System Exploration è un progetto esplorativo, ma è anche un momento d’incontro, di dialogo e di condivisione. Quest’anno hanno partecipato, comprendendo sia chi è sceso in grotta sia chi ha aiutato all’esterno, ben ottanta persone appartenenti a tredici associazioni diverse. Di grande soddisfazione la presenza di diciotto speleo provenienti dalla vicina Slovenia.

Non si sono forse ottenuti grandi risultati esplorativi (e su questa circostanza faremo le dovute considerazioni) ma la “macchina” ha funzionato a dovere e ognuno ha operato al massimo delle possibilità.

Il Timavo System Exploration non si ferma certamente qui, e sono già in programmazione nuove e interessanti iniziative.

Da segnalare inoltre che, durante le esplorazioni, si sono svolte anche delle attività scientifiche in collaborazione con l’Università di Trieste: sono stati raccolti campioni d’acqua e … per ora non vogliamo anticipare altro. Per quanto riguarda i risultati siamo ancora in attesa di alcune analisi e presto saremo in grado di comunicare cosa è emerso dal lavoro svolto.

A presto, quindi, per nuove e interessanti novità.


Foto Luca Castellani (UnderPixel)




sabato 21 agosto 2021

Anche quest'anno è andata...

Ore 14:00, tutte le persone e tutti i sacchi fuori!

Un grande ringraziamento a tutti quelli che ci hanno dato una mano nel trasporto dei materiali, mai così numerosi come quest'anno. Qualche obiettivo esplorativo è stato raggiunto, sono state fatte osservazioni, prelievi e modifiche migliorative al rilievo, e nessuno si è fatto male.

Quindi tutto bene! Adesso bisognerà valutare con attenzione i dati raccolti e fare delle considerazioni sul dispendio di energie necessarie ad una spedizione "pesante" come questa rispetto ai potenziali risultati eventualmente raggiungibili. 

A presto per il resoconto finale del lavoro svolto.

Foto Alberto Maizan





Oggi si recupera

Ultima giornata del TSE 2021.

Sono scesi 4 francesi, 9 speleo italiani e 13 speleo sloveni, per un totale di 26 persone.

Marc si immergerà per prelevare i captori che sono stati lasciati nella parte terminale del sifone di entrata e Maxence scenderà in acqua per fare qualche foto ai protei e per assistenza.

Bisogna ora fare la conta dei sacchi che devono uscire, ma non dovrebbero esserci problemi di persone.

Foto Diego Trampuz




venerdì 20 agosto 2021

Scarsa visibilità...

Usciti tutti, con 8 sacchi di materiali.

Risultati della giornata. Maxence si è immerso nel sifone a valle, ha raggiunto il punto fino a dove le sagole erano state sostituite ed è arrivato al limite di Michel del 2018. E' emerso nelle due camerette, ha controllato tutte le pareti, provando a varie profondità, non trovando alcuna prosecuzione. E' quindi ritornato indietro di una sessantina di metri ed ha ulteriormente verificato una zona dove, dalle sensazioni sue e anche di Michel, potrebbe trovarsi la prosecuzione. La scarsa visibilità (per lui peggiore degli altri anni) e l'autonomia delle bombole hanno quindi imposto un ritorno senza ottenere particolari risultati.

Richard ha invece controllato il sifone posto fra il lago Timeus e il lago Boegan. Partendo dall'ultimo tratto del lato est del lago dal quale iniziano le immersioni, ha seguito tutta la parete, scandagliando a più profondità e facendo due volte il percorso, verificando ogni nicchia ma non trovando alcuna prosecuzione praticabile. Solamente ad una ventina di metri dal lago Boegan è stato trovato uno stretto passaggio in direzione est che però, dopo pochi metri devia verso sud, immettendosi anch'esso nel solito percorso. Quindi un semplice e scomodo passaggio parallelo a quello normalmente seguito dagli speleosub.

Una bella immagine di Stefano Savini




 

Sesto giorno.

I programmi per oggi sono quelli già evidenziati nell'ultimo post: immersione nel sifone di uscita e ispezione più accurata nel tratto iniziale del sifone di entrata.

Sono scesi complessivamente 9 persone (di 3 gruppi grotte diversi).

Briefing giornaliero: quanti sacchi giù e quanti sacchi su?




giovedì 19 agosto 2021

Primi risultati

Per quanto riguarda il sifone d'uscita, Maxence ha completato la verifica di tutte le attrezzature, le bombole sono sul posto e domani si immergerà lungo le sagole sistemate nei giorni scorsi.

Marc si è immerso, ha raggiunto il punto massimo dei giorni passati ed è progredito per nuovi 40 m inesplorati, profondità media 20/25 m, direzione 200°.

Stanno risalendo anche i "portatori" per un totale di 6 sacchi di materiale.


 


Quinto giorno

Per prima cosa una brutta notizia... Michel ha avuto un piccolo problema di salute e, essendo ora sotto cura antibiotica, probabilmente dovrà abbandonare le esplorazioni. Oggi sono quindi scesi 4 francesi e 3 speleo d'appoggio (di due gruppi grotte). 

I piani, se non ci saranno controindicazioni, dovrebbero essere i seguenti: oggi si immergono Marc e Richerd nel sifone a monte, continuando nella progressione.  Maxence e Erik controlleranno invece tutte le attrezzature nel sifone a valle. Domani ci sarà un'uscita esplorativa a valle e probabilmente anche  nel sifone d'entrata. Rimarra ancora la giornata di sabato, per eventuali ulteriori avanzamenti e per il recupero di tutto il materiale.

Si attendono notizie dalla caverna Boegan.

Foto Matteo Cavanna